Pianeta Hatra

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Là dove la terra è in continuo sussulto quello è il pianeta lavico di Hatra

 

  Terremoti, pioggia di lapilli, vapori acidi e profonde voragini stressano questo pianeta cambiando morfologicamente tutta la sua superficie. Il colore caratteristico rosso deriva dalle nuvole ricche di vapori lavici e polveri incandescenti; intanto le zolle galleggianti, scontrandosi tra loro, generano di continuo montagne che spezzano bruscamente ogni pianura.
Altro particolare sono i versanti dei canyon marcati dai fiumi di magma incandescente che al loro passaggio creano profonde faglie laterali. Questo indebolisce tali versanti provocandone, col passare del tempo, frane di rocce e macigni deformando la vallata.  
  Vi è un'unica montagna che resta inerme a tutti questi movimenti. Le ragioni per cui non sprofondi è da sempre un mistero, ma si pensa che al suo interno si celi un misterioso manufatto, creato dall'antica popolazione che riusciva a sopravvivere su questo pianeta.

 

  Il magma che fuoriesce dalle faglie più profonde del pianeta e che poi si solidifica spesso cristallizza creando ampie formazioni di pietre e minerali che, in alcune zone,  rendono velenosa l'aria che le circonda. Questa è una delle tante caratteristiche che rendono Hatra un luogo ostile alla vita.
Un'altra caratteristica sono i vapori rilasciati dagli anfratti rocciosi che a contatto con i fumi vulcanici si tramutano in piogge acide bagnando e corrodendo la superficie e creando piccoli laghi velenosi e corrosivi.  

 

Nonostante la natura così ostile, la popolazione dei Lavidi sono riusciti a trovare un equilibrio con questo pianeta vivendoci per centinaia di anni sfruttandone il potenziale Elementale della terra. Gli Shamani di Hatra, esseri dalla grande resistenza e forza, prosperarono su questo duro pianeta fino a che misteriosamente sparirono senza lasciare traccia.